Essere assertivi significa esprimere in modo diretto ciò che si pensa, si prova e si vuole, senza alcun intento aggressivo o critico nei confronti dell’altro, ma per un puro atto di fedeltà a sé stessi.
Si differenza dal semplice essere schietti o spontanei perché si riferisce sempre a qualcosa che riguarda la propria persona e non l’altro. Inoltre comporta l’assunzione di responsabilità rispetto l’influenza che si esercita sull’altro affermando un proprio bisogno o desiderio, pur non lasciandosi trattenere preventivamente da preoccupazioni e timori di alcun tipo.
All’interno di una relazione di coppia l’assertività è costruttiva: permette di accrescere la conoscenza reciproca e la soddisfazione per il rapporto.
Anche sotto le lenzuola la capacità di essere assertivi è di estrema importanza e vorrei affermarne il valore mostrando l’equivoco che si può creare intorno ad essa.
Viviamo in una società democratica all’interno della quale la nostra volontà deve sempre essere commisurata alla possibilità di ledere il diritto altrui. I nostri rapporti sociali si reggano su valori e buonsenso che ci impediscono di avere comportamenti scorretti, o quantomeno sappiamo di andare incontro al biasimo se non ci comportiamo in modo corretto.
Per portare un esempio della presenza di questo spirito di giustizia e rispetto nei nostri animi potremmo immaginare la nostra reazione se, mentre stiamo in fila alle poste, qualcuno cercasse di passarci avanti dicendoci con un largo sorriso di provare un intenso desiderio di essere servito prima di noi.
Ci entusiasmeremmo per l’intenso desiderio di questa persona oppure ci sentiremmo indignati nei suoi confronti? Molto probabilmente gli intimeremmo di attendere il proprio turno e magari gli domanderemmo se per caso pensa di essere speciale.
Per la stessa logica della correttezza potremmo sentirci a disagio e imbarazzati nell’essere noi a chiedere di passare avanti a qualcuno in fila, anche avendo un reale bisogno di farlo.
Ma cosa può succedere ad una coppia di amanti che porta questo spirito di rispetto ed egualitarismo anche a letto?
E’ questione di tempo ma, inevitabilmente, uno o entrambi i membri della coppia lamenterebbero un sesso troppo convenzionale, insoddisfacente, inconfessabilmente noioso.
La soddisfazione sessuale è possibile quando ciascuno dei partner permette a sé stesso di manifestare i propri desideri e concretizzare le proprie fantasie erotiche, senza doversi preoccupare troppo che l’altro ne venga offeso o si senta trattato in maniera poco paritaria e dignitosa. In altre parole la soddisfazione sessuale è possibile quando ciascuno dei membri della coppia è assertivo, e rinunciarvi in nome della correttezza sarebbe un triste equivoco.
L’eccessiva lealtà, la persistente preoccupazione per ciò che l’altro vuole o non vuole o per ciò che noi abbiamo diritto di rifiutare, non permette a nessuno dei partner di entrare in contatto con i propri appetiti sessuali e di affermarli con libertà di espressione. Intendiamoci, non si tratta di fare sull’altro qualsiasi cosa passi per la testa senza nessun riguardo per la sua sensibilità, è sempre necessario osservare con empatia l’effetto che le nostre iniziative hanno sul nostro partner.
Tuttavia ad impedire una vita sessuale reciprocamente soddisfacente, molto spesso, non è l’egoismo di uno dei partner, bensì l’altruismo mal inteso da entrambi, il quale non permette a nessuno di essere assertivo in campo sessuale.
Proverò a fare un esempio semplice ma concreto:
Durante il coito è estremamente importante essere liberi di sperimentare la velocità e il ritmo delle spinte che si eseguono con il bacino.
Questi movimenti sono come onde che si ripetono e ciascuno dovrebbe poter provare movimenti lenti e veloci, dolci e aggressivi, fino a sentire quali di questi gli permette di entrare in contatto con il proprio piacere. Eppure, nel vissuto di non poche persone, tale possibilità di sperimentazione dei movimenti è preclusa.
Si tratta di donne e uomini troppo concentrati sugli effetti che il proprio comportamento ha sul partner.
Queste persone non propongono mai un certo tipo di movimento o pratica sessuale a partire dal loro sentire, ma inseguano sempre il benessere dell’altro, evitano automaticamente ciò che presumono non gli piaccia, pensando così di essere amanti attenti, rispettosi dell’altrui volontà e dignità.
Questo tipo di atteggiamento non permette di scoprire ciò che può dare profonda soddisfazione. Sottraendo al partner le proprie manifestazioni assertive lo si priva della possibilità di percepire il nostro piacere più intenso e di trarne godimento lui stesso.
In realtà per il nostro partner è sempre possibile trasformare la nostra proposta, se non gli piace o se per lui rappresenta un problema. E se siamo noi ad essere in difficoltà con l’assertività altrui, anziché normare o rifiutare, è preferibile rispondere all’iniziativa del nostro partner altrettanto assertivamente, creando così una circolarità virtuosa all’interno della quale sia possibile incontrare il piacere di entrambi.
In un’ottica di assertività si ha fiducia che l’altro abbia “le spalle abbastanza larghe” da poter accogliere le nostre manifestazioni sessuali, immaginandolo ben disposto al gioco erotico che, per sua natura, trascende le buone regole e abitudini apprese nella vita sociale.
Quando un partner pone un veto circa una pratica sessuale desiderata dall’altro è importante distinguere la presenza di una proposta per lui realmente sgradevole dalla presenza di una difficoltà di apertura alla creatività dell’erotismo, la quale presuppone che entrambi si donino reciprocamente il permesso di proporre pratiche e modalità sessuali corrispondenti al proprio sentire e alla propria fantasia.
L’assertività sessuale, anche quando sorprende il partner, non viene avvertita come una prevaricazione o una mancanza di rispetto, ma al contrario aumenta l’eccitazione e il piacere di entrambi, specialmente se nata dal ascolto di sé stessi e del proprio corpo.
Sentirsi sollevati dalla preoccupazione che l’altro sia offeso dai nostri desideri e bisogni permette di entrare in un comune spazio giocoso in cui ciascuno può fluidamente e responsabilmente prendere il posto che preferisce, eventualmente modificando o trasformando con creatività quanto proposto dall’altro.
Come stimolare pensieri e comportamenti sessualmente assertivi
Concludo proponendo una serie di proposizioni volte a stimolare pensieri e comportamenti sessualmente assertivi, chiarendo che non intendo fornire in alcun modo un modello normativo.
- A volte fantastico situazioni erotiche che potrei mettere in atto con il mio partner.
- Parlo liberamente con il mio partner di esperienze erotiche che mi piacerebbe vivere con lui.
- Quando immagino una pratica sessuale coinvolgo concretamente il mio partner nella sua realizzazione e poi lascio che anche lui vi contribuisca secondo la sua inclinazione del momento.
- Nelle mie esperienze sessuali sento di esprimere me stesso e di permettere al mio partner di guardare chi sono veramente.
- Non sento mai il bisogno di giustificare le mie iniziative erotiche.
- Mi aspetto che il mio partner si lasci coinvolgere con entusiasmo dalle mie iniziative
erotiche.
- La gamma delle mie modalità di espressione sessuale varia dall’estrema dolcezza all’aggressività esplicita (non mi riferisco alla violenza ma a manifestazioni giocose che non danneggiano né spaventano il partner).
- Il mio modo di fare sesso si rinnova nel tempo così come quello del mio partner.
- A volte sorprendo il mio partner modificando improvvisamente il modo in cui stiamo facendo sesso.
- Le mie esperienze sessuali comportano l’utilizzo di tutti i sensi:
- Cerco il contatto con le mani e con tutte le parti del corpo (tatto);
- Utilizzo la voce con tutte le sue possibilità di modulazione (udito);
- Stimolo il partner o esploro il suo corpo con la bocca e la lingua (gusto);
- Faccio sesso sia con la luce accesa che spenta per sperimentare la differenza, lascio che il mio partner mi guardi completamente nudo/a, oppure che mi guardi negli occhi (vista);
- Annuso il corpo del partner e mi misuro con le mie reazioni agli odori (olfatto).
- A volte io e il mio partner durante le nostre pratiche sessuali ci diciamo parole per noi inusuali, per il solo gusto di farlo.
- A volte io e il mio partner giochiamo ad assumere dei ruoli che rendano l’esperienza erotica particolarmente eccitante.
- A volte io e il mio partner utilizziamo oggetti che aumentano il nostro piacere.
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Grazie a te dell’interessamento!